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Daniel Day-Lewis

Attore

 

Biografia di Daniel Day-Lewis

Il suo indiscusso talento e le sue magistrali interpretazioni lo rendono un attore di qualità, un professionista riservato, appassionato del suo lavoro, vincitore di tre premi Oscar.
Daniel Michael Blake Day-Lewis nasce a Londra il 29 aprile del 1957. Figlio di Cecil Day-Lewis, poeta britannico di origine irlandese, e di Jill Balcon, attrice teatrale britannica di origini ebraiche, è per metà inglese e metà irlandese, condizione per la quale ottiene in seguito la doppia cittadinanza (1993). La sua educazione si svolge prima nel Kent presso l’odiata Sevenoaks School, poi a Londra presso la Bedales School, di cui l’attore ha un buon ricordo.
Nonostante il suo talento, il debutto cinematografico non è positivo. Il fiasco del suo primo film, “Domenica, maledetta domenica” (1971), diretto da John Schlesinger, lo porta ad allontanarsi dai set cinematografici e a dedicarsi al teatro lavorando con diverse compagnie, tra cui la prestigiosa Royal Shakespeare Company. Il ritorno al cinema avviene con piccole partecipazioni nei film “Gandhi” (1982) di Richard Attenborough, “Il Bounty” (1984) di Roger Donaldson, con Anthony Hopkins e Mel Gibson, e “Another Country – La scelta” (1984) di Marek Kanievska, con Colin Firth e Rupert Everett. Negli stessi anni non mancano alcune apparizioni anche sul piccolo schermo nelle serie televisive “Shoestring” (1980) e “BBC Play of the Month” (1983). 
La popolarità al cinema arriva nel 1985 con i film “My Beautiful Laudrette” di Stephen Frears e “Camera con vista” di James Ivory, con Helena Bonham Carter. Nel 1988 lo vediamo nella pellicola “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, adattamento cinematografico, diretto da Philip Kaufmann, dell’omonimo romanzo di Milan Kundera. Il grande successo e la fama giungono l’anno dopo, nel 1989, quando il suo talento viene meritatamente premiato con la vittoria del premio Bafta e del premio Oscar come Miglior Attore Protagonista per il film “Il mio piede sinistro” di Jim Sheridan. La toccante interpretazione di Christy Brown, paraplegico dalla nascita, che, grazie al controllo del solo piede sinistro e a una grande forza di volontà, riesce a diventare scrittore e pittore, è un grande traguardo per la carriera di Daniel, che sbaraglia agli Oscar la concorrenza di grandi attori come Tom Cruise per “Nato il 4 luglio”, Robin Williams per “L’attimo fuggente”, Morgan Freeman per “A spasso con Daisy” e Kenneth Branagh per “Enrico V”. Nello stesso anno il successo ottenuto e la difficile relazione con la sua compagna, l’attrice francese Isabelle Adjani, madre del suo primo figlio, attirano su di lui l’attenzione di pubblico e stampa. La sua vita privata finisce sui rotocalchi, situazione difficile da gestire per un attore riservato che vorrebbe si parlasse di lui solo per il suo lavoro.
Nel 1992 diventa un sex-symbol nel ruolo di Occhio di Falco ne “L’ultimo dei Mohicani”, diretto da Michael Mann. Nel 1993 lavora per la prima volta con il regista Martin Scorsese nel film “L’età dell’innocenza”, con Michelle Pfeiffer, e si fa dirigere di nuovo da Jim Sheridan ne “Il nome del padre”, che gli vale un’altra nomination agli Oscar, pur senza riuscire a vincere (battuto da Tom Hanks per “Philadelphia”). Nel 1996 si fa dirigere da Nicholas Hytner  nel film “La seduzione del male”, sul cui set incontra la moglie Rebecca Miller, figlia del drammaturgo Arthur Miller, dalla quale ha due figli.
Il sodalizio artistico con il regista Sheridan continua con il film “The Boxer” (1997), che gli vale una candidatura al Golden Globe. Subito dopo si ritira a vivere per qualche tempo in Italia, a Firenze, dove si fa assumere come apprendista calzolaio di scarpe per vip. Nel 2002 è Scorsese a convincerlo a tornare alla sua vocazione di attore nel film “Gangs of New York”, accanto a Leonardo Di Caprio e Cameron Diaz. In questa occasione l’interpretazione del cruento macellaio Bill, fa guadagnare a Daniel il premio IOMA come Miglior Attore Protagonista, il premio Bafta e un’altra nomination agli Oscar (sebbene battuto da Adrien Brody per “Il pianista”). Nel 2005 si fa dirigere dalla moglie nel film “La storia di Jack e Rose” e nel 2007 raggiunge il suo secondo massimo successo nel ruolo del cercatore di petrolio, Daniel Plainview, ne “Il petroliere” di Paul Thomas Anderson, con cui si aggiudica il secondo premio Oscar come Miglior Attore Protagonista, il primo Golden Globe e un altro premio IOMA e Bafta.
Nel 2009 è protagonista di “Nine”, diretto da Rob Marshall e ispirato al film “8 ½” di Federico Fellini, dove recita al fianco di Sophia Loren, Marion Cotillard, Nicole Kidman, Penélope Cruz, Judi Dench, Kate Hudson e Stacy Ferguson. Nel 2012 è Abramo Lincoln nell’omonimo film “Lincoln” di Steven Spielberg, con il quale si aggiudica un altro Oscar come Miglior Attore Protagonista.

Daniel Day-Lewis
Data di nascita: 29/04/1957
Paese: Regno Unito (Gran Bretagna)
Città: Londra


 

 


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